Elemire Zolla – Uscite dal mondo


Uscite dal mondo
E.Zolla
Editore: Adelphi - 1992, 611pp.
ISBN - 9788845908798

Questo libro, di mirabile ricchezza tematica, presenta una serie di itinerari che, partendo dai luoghi, dalle civiltà e dai tempi più lontani, sboccano tutti in uno spazio improvvisamente libero e da sempre aperto a chi sappia percepirlo. Tale spazio aggiunge una sorta di quarta dimensione a ogni nostra esperienza. Per mostrare che cosa di fatto questa possa essere, Zolla ci offre molteplici esempi. Innanzitutto persone, da Tolkien a Eliade, da Guénon a Coomaraswamy, da Florenskij a Marius Schneider, da Dumézil a Lévi-Strauss, nella cui opera e nella cui vita avvertiamo quel soffio liberatorio. Ma anche, calandosi nel pozzo del passato, Zolla si azzarda a decifrare la sapienza che si cela nelle rune e nelle radici indoeuropee. O altrimenti osserva crescere e svilupparsi quelle creature peculiarmente moderne che furono l’intelligencija o il satanismo letterario. Con perfetta agilità, Zolla si muove in questo libro tra i primordi cifrati e la «realtà virtuale» che le macchine simulative stanno per sovrapporre alla realtà comune, provocando uno sconvolgimento dell’immaginazione che forse soltanto chi conosce la via delle uscite dal mondo potrà dominare.

A.E.Waite – Rider/Waite key to the Tarot


Rider-White key to the Tarot
A.E.Waite.
Editore: Rider - 1910, 176pp.
ISBN - 978-1846046520

First published in 1910, The Key to the Tarot is the essential guide to unlocking the secrets of tarot from the legendary creator of the Rider Waite Tarot Deck and renowned scholar of occultism, A. E. Waite. This practical book explains the history and symbolism of the tarot deck as well as providing a step-by-step guide to using the cards for divination practices. From mapping out your next career move to discovering your true passion in life, this is your key to harnessing the power of the tarot.

Alejandro Jodorowsky – La via dei Tarocchi


La via dei Tarocchi
Alejandro Jodorowsky.
Editore: Feltrinelli - 2008, 576 pp, illustrato.
ISBN - 9788807421143

Da più di quarant’anni Alejandro Jodorowsky si dedica allo studio dei tarocchi, da lui considerati al tempo stesso specchio dell’anima ed efficace strumento terapeutico. Questo manuale, scritto con la moglie Marianne Costa, insegna come imparare a leggerli e si basa sulle innumerevoli lezioni e letture impartite in giro per tutto il mondo. “Per mezzo secolo, i tarocchi sono stati la mia amante, la mia guida, la mia struttura… Mi hanno insegnato l’importanza degli altri… Il mio è un libro iniziatico.”

Michael Dummett – The Game of Tarot


The Game of Tarot
Michael Dummett.
Editore: Duckworth - 1980, 600 pp, illustrato.
ISBN - 0715610147

Testo fondamentale per lo studio dei Tarocchi, la loro origine e i giuochi possibili che si effettuavano sin dalla loro apparizione. Purtroppo la rarità del testo – e conseguentemente il suo costo elevato – lo rendono una opera di difficile consultazione.

Sir Michael Dummett, a well-known British philosopher, is the foremost scholar in the field of Tarot history, with numerous books and articles to his credit. He is a founding member of the International Playing Card Society, in whose journal “The Playing Card” he regularly publishes opinions, research, and reviews of current literature on the subject. His encyclopedic, groundbreaking, and painstakingly documented “The Game of Tarot: From Ferrara to Salt Lake City,” established the invention of Tarot in 15th-century Italy and laid the foundation for all subsequent research on the game of Tarot, including exhaustive accounts of the rules of all hitherto known forms of the game. An important result of Dummett’s analysis of the historical evidence was to demonstrate that fortune-telling and occult interpretations were unknown prior to the 18th century. During most of their history, Tarot cards were used to play an extremely popular trick-taking game which is still enjoyed in much of Europe. Around the turn of the 16th century, Tarot became popular in France, and from there spread to Germany, Switzerland, and beyond. Also in the 16th century, Tarot was used as a literary motif for poetic parlor games, sometimes termed tarocchi appropriati. Dummett showed that the middle of the 1700s saw a great development in the game of Tarot, including a modernized deck (with French suit-signs and without the medieval allegories that occultists have found irresistible), along with a growth in Tarot’s popularity. “The hundred years between about 1730 and 1830 were the heyday of the game of Tarot; it was played not only in northern Italy, eastern France, Switzerland, Germany and Austro-Hungary, but also in Belgium, the Netherlands, Denmark, Sweden and even Russia. Not only was it, in these areas, a famous game with many devotees: it was also, during that period, more truly an international game than it had ever been before or than it has ever been since . . .”

Oswald Wirth – I Tarocchi


I Tarocchi
Oswald Wirth.
Editore: Edizioni Mediterranee - 1992, 392 pp, illustrato.
ISBN - 9788827201329

Oswald Wirth, vissuto tra la seconda metà dell’Ottocento e i primi del Novecento, affiliato alle principali società segrete, seppe recepire e sintetizzare il pensiero e i principi delle più importanti correnti iniziatiche, servendosene per l’interpretazione dei segreti della Grande Opera, e dedicandosi allo studio dell’Alchimia, della Cabala e dei Tarocchi. Le Edizioni Mediterranee hanno pubblicato il suo celeberrimo I Tarocchi (1924), uno dei migliori testi sull’argomento, e il testo medico-filosofico L’imposizione delle mani.
Settima Edizione. Contiene un meraviglioso mazzo di 22 carte (gli Arcani Maggiori) stampato a 6 colori
Wirth esamina e spiega tutti gli aspetti occulti ed esoterici dei Tarocchi, risalendo alle origini della loro complessa simbologia e presentandone il lato alchemico, quello astrologico, quello magico-religioso e quello esoterico moderno. Certamente, i Tarocchi possono venire usati anche come strumento divinatorio, e l’autore infatti illustra anche questo loro aspetto, chiarendo i molteplici significati di ciascun Arcano e il modo in cui farne uso, tuttavia questa non è che una faccia, forse la più popolare, di un poliedro. L’opera di Oswald Wirth dedicata ai Tarocchi è la più famosa mai pubblicata su questo argomento; ed è anche la più importante, la più seria e la più completa. Questo spiega come essa abbia mantenuto inalterata nel tempo la sua validità, nonostante che numerosi autori abbiano cercato di emularla. La si può, in realtà, definire un’opera ispirata. È noto infatti come Oswald Wirth, vissuto tra la seconda metà dell’Ottocento e i primi del Novecento, fosse un iniziato. Affiliato alle principali società segrete, Wirth ebbe il merito di saper recepire e sintetizzare il pensiero e i principi delle più importanti correnti iniziatiche, servendosene per l’interpretazione dei segreti della Grande Opera, e dedicandosi allo studio dell’Alchimia, della Cabala e dei Tarocchi. Conscio del valore universale del simbolo, Oswald Wirth riteneva di poter ricondurre l’insegnamento delle varie scuole esoteriche ad una matrice comune, mediante l’impiego di una simbologia generalizzata, derivata direttamente dai concetti archetipici del pensiero magico. Egli, pertanto, esamina i Tarocchi come un libro muto, potenzialmente in grado di rispondere a tutte le domande. Non per nulla gli occultisti affermano che – a saper cercare – nei Tarocchi si possono trovare i segreti dell’universo, il ritmo nascosco che guida la danza della vita. Approfondendo lo studio dei Tarocchi si troveranno significati sempre nuovi e sempre, comunque, adeguati al livello iniziatico ed evolutivo di colui il quale vi si dedica.

Alessandro Grossato – Il libro dei simboli. Metamorfosi dell’uomo tra Oriente e Occidente


Il libro dei simboli. Metamorfosi dell'uomo tra Oriente e Occidente
Alessandro Grossato, prefazione di Elemire Zolla.
Editore: Mondadori - 1999, 192 pp, illustrato.
ISBN - 978-8870491043

Questo libro dei simboli è un’opera insolita, che spazia dall’arte all’archeologia, dalla storia delle religioni della letteratura, dall’antropologia alla psicologia del profondo.
Come una storia di “cammino iniziatico”, ripercorre la storia delle immagini d’Oriente e d’Occidente attraverso le trasmutazioni del corpo umano. Permette a chi lo legge, sia esso studioso, artista o semplice curioso, di penetrare tra i fitti meandri dei simboli antropomorfi, utilizzando diverse chiavi interpretative. Mette in rilievo la straordinaria somiglianza fra i simboli espressi dai diversi popoli e culture da una capo all’altro dell’Eurasia, dimostrando, con abbondanza di esempi figurativi, come sino a poco tempo fa Asia ed Europa fossero storicamente e culturalmente unite. Sottolinea la sorprendente permanenza nella memoria sociale di talune arcaiche rappresentazioni della forma umana e delle sue metamorfosi che ancor oggi, alle soglie del terzo millennio, riaffiorano nell’arte e persino nella grafica pubblicitaria; riformula in modo suggestivo l’ipotesi d’una base sostanzialmente antropologica di tutto il simbolismo artistico e religioso che proprio nel corpo umano ha la sua vera chiave di volta.
Protagonista assoluto di quest’opera è, infatti, l’uomo che si trasforma, che cambia pelle o si maschera e si traveste, assumendo ora le delicate forme di un fiore ora le mostruose sembianze d’un satiro; che può trasmutare a un tempo in un nano o in un gigante, in un angelo o in un serpente, ma che resta sempre se stesso, anche nel tentativo supremo di trasformarsi in pura luce, che è poi, letteralmente, l’unica vera metamorfosi.
L’apparato iconografico, costituito da oltre 400 riproduzioni fotografche in massima parte a colori e alcune delle quali inedite, oltre ad essere un repertorio ricchissimo delle varie tradizioni sia orientali sia occidentali, lascia libero il lettore di poter compiere sempre nuovi percorsi, sospinto dal suggestivo gioco di continui rinvii.

Conferenza – Viterbo 31 ottobre

Mercoledì 31 ottobre alle ore 18.00 presso la Sala Regia del Palazzo dei Priori in Piazza del Plebiscito a Viterbo, con il patrocinio del Comune di Viterbo, in collaborazione con l’Associazione Argot, sotto l’egida dell’Ateneo Tradizionale Mediterraneo, si terrà la conferenza del Prof. Luigi Pruneti dal titolo:

Il volto nascosto della favola.
Simboli, archetipi e antichi retaggi iniziatici nella narrativa popolare


La fiaba è di solito associata al mondo dei più piccoli ed è considerata una sorta di letteratura fantastica, finalizzata a intrattenere l’infanzia.
In realtà gli antropologi, a iniziare da Vladimir Propp, hanno svelato che le storie di principi, principesse, bambini abbandonati, orchi e streghe, hanno un profondo significato simbolico e celano archetipi, antichi rituali, storie emblematiche realmente avvenute o usi e costumi di società ancestrali.
Il loro fine, inoltre era spesso pedagogico: si voleva, in un certo qual senso, preparare i più piccoli ad affrontare il labirinto della vita che spesso, ieri come oggi, è popolato da oscuri minotauri.

Di questo parlerà Luigi Pruneti nell’ultima giornata della Notte di Mezzo, tre giorni di eventi culturali organizzati dall’associazione Argot con il patrocinio del Comune di Viterbo e l’apporto dell’Ateneo Tradizionale Mediterraneo.