Il 24 gennaio 2020, all’età di 81 anni, a Livorno ci ha improvvisamente lasciati Giovanni Cabras. Fu uno dei primi ad aderire con giovanile entusiasmo e trasporto all’Ateneo Tradizionale Mediterraneo e donò a tutti gli accademici – con disinteressata amicizia – le proprie conoscenze e competenze. Uno dei suoi maggiori sforzi per l’Ateneo si concretizzò nella stesura del bellissimo articolo sugli affreschi della Villa di Corliano in Pisa cui dedicò molto tempo e di cui, qui sotto, riportiamo la copertina.
Giovanni, nato a Livorno nel 1938, fu presente per oltre 50 anni nella vita artistica nazionale. Svolse per lungo tempo l’attività di restauratore per le soprintendenze di Firenze e di Siena. Gli furono affidati incarichi di prestigio in Italia e all’estero, fra cui numerosi interventi su capolavori della pittura italiana di maestri quali Filippino Lippi, Andrea del Castagno, Piero della Francesca, Simone Martini, Domenico Ghirlandaio, Pietro Perugino ecc.
Si recò più volte negli USA su richiesta del Gardner and Fine Art Museum di Boston e del Getty Museum di Los Angeles. Del suo lavoro si sono occupati, oltre alla RAI, numerosi quotidiani e riviste e il suo nome appare in varie pubblicazioni specialistiche. Già docente di tecniche pittoriche presso i Corsi di Specializzazione dell’Università degli Studi di Siena, tenne anche moltissime conferenze, seminari e consulenze.
Per la propria opera pittorica, che portava avanti parallelamente alla professione, ricevette numerosissimi riconoscimenti critici e premi, a partire dal Premio Nazionale Città di Volterra vinto già nel 1957.
Dipinse – con Leone Lorenzetti – gli affreschi della Galleria d’Ercole nel Palazzo del Principe di Monaco e della decorazione a graffito nel Palazzo del Governo di Livorno.
L’Ateneo Tradizionale Mediterraneo, addolorato per questa perdita e questo difficile momento, spera di potere tenere alta la fiaccola della Conoscenza e dell’Arte – come già fece Giovanni nella sua vita – e di riuscire a tramandare agli accademici che verranno i suoi preziosi insegnamenti.
Luigi Pruneti