Enrico Chambion

Vicende storiche di un personaggio dell’Ottocento e del suo lascito al Comune di Sesto Fiorentino, a.c. di S.

 

Enrico ChambionGORETTI e S. POLLASTRI, Aska Edizioni, Firenze 2014, pp. 64, €. 10.00, illustrato

Quello di Claude Henry Amédée Chambion, italianizzato in Enrico […] è un nome fortemente legato a Firenze e a Sesto Fiorentino. Originario di Montrevel en Bresse (Francia) […] dal 1847 si stabilì definitivamente a Firenze in via Ricasoli n. 57. In alternativa alla casa fiorentina, possedeva a Sesto […] nei pressi di Cercina, la villa di campagna “il Cerretino”, in una splendida posizione […]. Indubbiamente non solo la bellezza dei luoghi ma soprattutto il clima politico della Firenze granducale, illuminata e progressista attrassero il medico francese nel capoluogo toscano, dove ben presto divenne una personalità di rilievo. La militanza nella Massoneria è una delle caratteristiche salienti della sua attività, fu fra i fondatori di due logge massoniche la “Concordia” e la “Progresso sociale” che già nel nome rilevano come Chambion intendesse la Massoneria: non solo come scuola iniziatica per l’elevazione dell’individuo ma bensì come cenacolo della nuova dirigenza nazionale intenta a difendere e a consolidare lo stato unitario all’insegna della laicità e della modernizzazione. A Sesto dal 1865 al 1869 fu consigliere comunale e sostenne questo impegno, nonostante le non perfette condizioni di salute, per migliorare la qualità della vita della comunità sestese, soprattutto quella delle zone periferiche dove erano totalmente assenti i servizi sanitari e l’istruzione. In questa ottica filantropica ed umanitaria si colloca la donazione al Comune di Sesto Fiorentino della sua biblioteca, conservata nella villa del “Cerretino”. [Dalla quarta di copertina].

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Da Giolitti a Umberto II: la storia che torna

AA. VV. Da Giolitti a Umberto II: la storia che torna, a.c. di A. A. MOLA, Centro Europeo Giovanni Giolitti per lo studio dello Stato, Cuneo 2014, illustrato, pp. 203.

E’ uscita in questi giorni un pregevole volume, curato dall’Accademico, Prof. Aldo Alessandro Mola. Il libro s’intitola Da Giolitti a Umberto II: la storia che torna e comprende gli atti di due convegni organizzati a Vicoforte nel 2013. Il primo, tenuto il 16 marzo, aveva per tema Incontro Umberto II trent’anni dopo, il secondo del 9- 11 dicembre verteva su Mito e realtà del diritto di voto dall’età giolittiana al regime.

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Adda Saga abruzzese

P. LACHERT, Adda Saga abruzzese. Romanzo – Romanza, Tipheret – Gruppo Editoriale Bonanno, Acireale – Roma 2014, pp. 395, €. 20,00.

Adda Saga abruzzese di Piotr Lachert è un bel romanzo, una fabula affascinante, che ripropone la saga particolare e unica della sua vita.

Egli, figlio della mitteleuropa, prodiga di orfani abbandonati nel manto oscuro del secolo breve, è di conseguenza un Odisseo contemporaneo, al tempo stesso sognatore e razionalista, come lo fu il figlio di Laerte. Ulisse nel suo lungo viaggiò errò sospinto dai venti ora benevoli di Eolo ora procellosi di Poseidone, Piotr invece fu balestrato per le contrade del vecchio continente dalla brezza della musica e il suo vascello fu il pianoforte, la cui tastiera, con l’alternarsi di tasti bianchi e neri, ripropone la luce e le tenebre dell’esistenza. Le dita del tempo scorsero veloci su quelle tarsie d’ebano e d’avorio generando una sinfonia dolorosa ed esaltante d’amore e di morte, di delusione e di speranza.Continue Reading

Il Mistero del Re del Mondo e il Mito di Agharta – Recensione

LUIGI PRUNETI, Il mistero del Re del Mondo e della mitica Agharta, La Gaia Scienza, Bari 2014, pp. 150, illustrato, €. 15,00

“Un discendente dei Re Magi, un alleato di Genghiz Khan, un gran principe indiano o etiope, o un potente vescovo nestoriano sovrano di un mondo inaccessibile traboccante di favolose ricchezze? Chi è, dunque, quel misterioso Re del Mondo, il Re – Sacerdote “Maestro di Giustizia”, che regge il destino dei mondi dagli immateriali palazzi dell’invisibile di quel celeste reame dell’oriente sotterraneo sospeso tra cielo e terra, tra enigmatiche leggende e simboli di una tradizione spirituale e centrale perduta.

Sulle tracce sapienziali di Guénon, lungo le orme ispiratrici di altri prima di lui, su e giù per sovramondi e sottosuoli inesplorati dell’altrove, e più innanzi ancora, l’Autore ci conduce attraverso il tempo mitico della conoscenza sovra – razionale, in un viaggio argonautico di “archeologia dello spirito”.

Una ricerca per stupefacenti mappe filosofiche di quell’ignoto “Centro spirituale”, l’inaccessibile Agharta ai confini del Paradiso terrestre, il leggendario Prete Gianni, la sacralità del concetto di imperium, l’assiale Albero sacro; tra invisibili passaggi a più alta comprensione dei simboli della conoscenza reintegrativa: vera opera trasmutatrice tra viscere minerarie e intelletto di gloriosa luce”. [dalla quarta di copertina]